Itinerario Monteisola – da Peschiera a Novale

Tempo medio di percorrenza: 1 h e 30 minuti a piedi

Difficoltà: Il percorso è pressoché pianeggiante, con pochi e non faticosi dislivelli. Percorribile totalmente a piedi o in bicicletta (sull’isola è vietato andare in auto e i motocicli sono a disposizione degli abitanti per gli spostamenti quotidiani).

Da vedere: le chiese dell’isola, i numerosi castelli e le ville lasciati dai signori del passato, i borghi antichi di pescatori, con le tradizioni della pesca ancora osservabili tra le vie.

Periodo consigliato: tutto l’anno

Note: Abbigliamento e attrezzatura: da passeggiata, bicicletta con cambi di rapporto

A Montisola è consentito il trasporto di biciclette in ogni periodo dell’ anno, tutti i giorni della settimana. E’ possibile noleggiare biciclette sul posto.


Descrizione

Si parte dall’imbarcadero di Peschiera Maraglio. Imboccando la strada che porta verso Sensole (a sinistra lasciandosi il lago alle spalle), si raggiunge la piazzetta della frazione. Da qui, imboccando un vicolo in salita si giunge alla Chiesa parrocchiale di San Michele (XVII secolo), che sorge proprio vicino a un’altra imperdibile struttura, il Castello Oldofredi, che ospitò, a fine ‘400, la regina di Cipro. Privato, è visitabile solo dall’esterno, da dove si possono ancora osservare i resti dell’antica fortificazione. Seguendo la strada lungo le rive, si giunge in circa venti minuti prima a Sensole e poi, salendo leggermente per altri dieci minuti in località Menzino. Qui spicca la Rocca Martinengo, edificata sempre dagli Oldofredi nel XIV secolo come punto di controllo del lago dalla parte bergamasca e, successivamente, acquistata dall’altrettanto facoltosa famiglia dei Martinengo, a cui deve ancora oggi il nome. Il castello si riconosce per la torre cilindrica, che svetta anche da lontano. Privato, è anch’esso visibile solo dall’esterno. Proseguendo lungo la strada, dopo dieci minuti si arriva a Sinchignano, caratterizzato dalla chiesa privata di S. Carlo, da dove, dopo ancora un quarto d’ora di marcia, si raggiunge Siviano, cuore di Monteisola, dove si trova il Comune. Qui svettano ben due chiese: la settecentesca parrocchiale dei SS. Faustino e Giovita e la chiesetta di S. Barbara. Anche a Siviano sorge una torre, altro segno tangibile della presenza dei Martinengo, proprio accanto alla Parrocchia, probabilmente è quel che resta di un altro castello. Siviano sorge lontano dalle acque, ma imboccando un sentiero segnalato, in 10 minuti si raggiunge il piccolo porto della località, dove si effettuano anche fermate dei battelli e dove è possibile ammirare, solo dall’esterno, la Villa Ferrata, del XVI secolo. Da Siviano, con una buona mezz’oretta di cammino, che permette di ammirare l’isola di Loreto, si raggiunge l’altro principale punto di approdo dell’isola, Carzano, antica località di pescatori, come Peschiera, che merita una visita tra le viuzze del borgo, dove regna un’atmosfera particolare. Proprio da Carzano, attraverso un piccolo sentiero, si raggiunge rapidamente il borgo medievale di Novale. E’ un gruppo di abitazioni immerso tra ulivi e castagni, con ancora la caratteristica architettura di un tempo, portali ad arco e balconi in legno dove non è raro scorgere pesci appesi ad essiccare. Monteisola, non a caso uno dei Borghi più belli d’Italia, è una vera e propria oasi in mezzo al lago, dove la modernità viene prepotentemente lasciata fuori. Qui ci si cala in un’atmosfera magica, dove ci si apre alle tradizioni  antiche. Molti i segni tangibili della storia, purtroppo ammirabili solo a distanza, ma forse proprio per questo, ancora intatti in tutto il loro intatto splendore.