Forcella di Sale (Valle di Inzino)
Tempo: ore 5/5,30 (giro completo)
Dislivello: Inzino metri 388; Le casere metri 934, Forcella di Salemetri 1108, Croce di Marone 1166.
Descrizione:
La Forcella di Sale situata a nord della Punta Almana è da tempi memorabili frequentato valico di collegamento da e per il lago d’Iseo e la media val Trompia. Pittoresche sono le sue fioriture di primavera che tingono i sui prati con il giallo solare dei ranuncoli e dei tarassachi, venato dal tenue azzurro dei nontiscordar. E’ uno spettacolo di cui tenerne conto nella programmazione della gita; indicativamente, il culmine della fioritura è concentrata in un breve e fugace lasso di tempo collocabile verosimilmente (tutto però dipende dall’andamento stagionale) intorno a metà maggio. L’escursione non richiede un particolare impegno fisico; si snoda su sentieri e stradine sempre ben segnalate. Si parte dalla località Brentana, è il gruppetto di case situate poco oltre il seicentesco Santuario della Madonna del Castello, nella parte iniziale della valle di Inzino; possibilità di parcheggio nelle vicinanze. A Brentana si prende la stradina cementata che si inerpica verso destra e la si segue per alcune decina di metri fino dove questa curva a sinistra; a questo punto la si abbandona per imboccare sulla sinistra il sentiero che sale tortuoso verso il Dosso dell’Asino dalla cui sommità si domina la stretta e rocciosa imboccatura della Valle di Inzino; nei pressi troviamo la cascina Poli.
Si continua lungo un tratto pianeggiante intersecando una serie di vallecole boscosi e molto umide; tra queste la più marcata è la valle delle Porchere che è solcata da un torrentello. Superata quest’ultima, si entra nella nell’ampia e pascoliva Valle delle Casere; la si risale fino a raggiungere l’omonima malga alla quale perviene dall’alto una stradina a tratti cementata che seguendola porta direttamente al Passo Spino (metri 1077).
Qui si interseca il tracciato del “Sentiero 3V” (segnavia bianchi-azzurri). Seguendo quest’ultimo verso sud (sinistra) si giunge senza fatica alla vicina e prativa Forcella di Sale, superata la quale, la mulattiera scende a Portole, verde località sebina di Sale Marasino.
Ritornati al Passo Spino e seguito il “sentiero 3V” verso nord, si giunge, dopo aver aggirato sul versante ovest il Dosso Fontanazzo e la testata della valle dell’Opol, a Croce di Marone, conosciuta anche come la “testata del Guglielmo”. L’itinerario inizia qui la fase del rientro che consiste nella discesa lungo la valle di Inzino. Dal rifugio, il sentiero scende prima, tra prati e abeti fino a portarsi nel sottostante nell’alveo del torrente Re; si continua lambendo gorghi e cascatelle, passando più volte da una sponda all’altra del torrente. La valle, lunga e tortuosa si apre poi come d’ incanto alla luce; avanti ancora e si giunge ad una trattoria e da questa, percorso un breve tratto di stradina asfaltata si perviene allo spiazzo del parcheggio.