Comune di Adrara San Rocco
Il Comune
24060 Via G. Marconi, 1
Tel. 035-933053
Fax. 035-933480
Sindaco: Alfredo Mossali
Informazioni Generali
Abitanti: 865
Altitudine: 431 sldm
Mercato: via San Fermo, stagionale dal 01/06 al 30/9
Festa Patronale: San Rocco, 16 agosto
Storia, Arte, Cultura
La storia del paese ha un’origine abbastanza recente, risalente al Medioevo. Sono infatti databili attorno all’anno 1000 i primi documenti che attestano l’esistenza del borgo di Adrara, non ancora diviso nelle due attuali entità. In quegli anni l’intera provincia di Bergamo fu sconvolta dalle lotte fratricide tra le fazioni guelfa e ghibellina tanto che nella zona, precedentemente interessata soltanto da piccoli insediamenti abitativi sparsi, si verificò una notevole immigrazione di gruppi di persone in fuga che cercavano riparo in queste zone isolate e tranquille. Ben presto però la situazione si fece pesante anche qui, tanto che venne costruito un castello al fine di proteggere gli abitanti del borgo dalle incursioni. Numerose furono le battaglie, tra le quali si distinse il guelfo Giovanni Fermo degli Alessandrini, che riportò numerose vittorie nei confronti delle fazioni ghibelline dei vicini paesi di Villongo e della Val Cavallina. Nel corso del XIV secolo il territorio passò sotto il dominio della famiglia dei Calepio, che prese possesso di quasi tutta l’omonima valle. Il secolo successivo vide l’arrivo della Repubblica di Venezia che pose definitivamente termine alle lotte di fazione. Fu un periodo di calma, in cui Adrara, ritrovò la tranquillità e vide rifiorire le attività economiche, con un conseguente incremento demografico. Nuovi screzi intanto cominciavano a crearsi tra le due anime della popolazione, spinte questa volta da motivazioni territoriali: il borgo più a monte, raggruppato sotto la parrocchia di San Rocco, in contrapposizione con quello posto più a valle, riunito attorno alla chiesa di San Martino. Quest’animo campanilistico portò, nel 1668, alla suddivisione del territorio di Adrara in due differenti entità: Adrara San Rocco ed Adrara San Martino. Tuttavia le questioni legate alla suddivisione del territorio trascinarono la questione per quasi un secolo, dato che la formalizzazione dell’avvenuta divisione è datata 1754, e si risolse con l’assegnazione dei cinque noni del territorio alla comunità di San Rocco, ed i restanti quattro noni a quella di San Martino. I secoli successivi non si verificarono avvenimenti di rilievo per la comunità, che fu riguardata solo marginalmente dagli avvicendamenti tra la dominazione francese e quella austro-ungarica, fino all’avvento del Regno d’Italia nel 1859. Tra i personaggi originari del luogo si segnala Eugenio Donadoni che, nato a San Rocco nel 1870, è stato un famoso critico letterario, nonché autore di biografie di autori e poeti italiani.
Territorio
Il territorio, inserito in un contesto naturalistico d’alto spessore, permette al paese di sfruttare la notevole ricettività turistica data dai colli di San Fermo, zona in cui si possono praticare numerosi sport tra cui mountain bike, trekking e parapendio, ma anche semplici scampagnate in cui degustare gli ottimi prodotti gastronomici tipici della zona.
Itinerari
Un percorso vita lungo il torrente Guerna che collega il borgo medievale del Forno, la chiesetta in valle e l’azienda agricola di produzione piccoli frutti alle sorgenti Glera;
Un’area tematica regionale “il bosco e la fauna” in località Bondo sulla “strada verde dei laghi” con una chiesa romanica. E’ un percorso ambientale ad anello di 3km con pregiate specie arboree ad alto fusto; è presente anche un’aula didattica all’aperto.
Da Vedere:
La chiesa parrocchiale di san Rocco.
E’ originaria del 1534 con molteplici interventi del diciottesimo sec. All’interno vi sono dipinti, tele, affreschi, ornamenti, dorature. Annesso c’è un museo con pregevoli reliquie ed oggetti sacri in argento.
Mappa del Comune: