Arti e Mestieri del Lago d’Iseo
Agricoltura, pastorizia e pesca
Nel territorio del Lago d’Iseo l’agricoltura e la pastorizia hanno da sempre rivestito un ruolo rilevante.
Anche la pesca, già dalla preistoria, ha dato sostegno alle popolazioni che abitavano sulle rive del lago, generando talvolta contese per il controllo della navigazione, che ha costituito sino a tutto l’Ottocento l’unica via di comunicazione agevole fra i paesi del lago, la Valle Camonica e la pianura.
Direttamente collegate alla pesca sono state l’essiccazione del pesce, la produzione di barche (naf, barcù, naèt) e quella delle reti che hanno trovato il terreno più fertile a Monte Isola.
Dobbiamo ricordare in tempi antichi Iseo è stato un importante centro di navigazione, con il primo piroscafo a vapore. Tutt’ora nel lago Ad Iseo ha tuttora sede l’ispettorato di porto con tre porti, due cantieri d’assistenza, il Club nautico, altri due porti ed un cantiere d’assistenza a Clusane e a Pilzone.
Artigianato
Numerose le attività artigianali, prime fra tutte l’estrazione e la lavorazione della pietra (nel cui ambito ricordiamo la pregiata pietra di Sarnico) e la lavorazione del ferro battuto in Franciacorta. Alcune località sono state storicamente interessate dall’estrazione di minerali, ad esempio Pisogne, quindi dalla fucinatura, testimoniata a Zone. Da ricordare il Maglio Averoldi di Ome in Franciacorta, oggi convertito in fucina museo visitabile. A monte di queste attività economiche vi erano naturalmente l’estrazione del carbone e la raccolta della legna.
Diffusa per un certo periodo anche la coltivazione dei bachi da seta, con setifici ad Iseo, e l’attività tessile (ad esempio a Marone la produzione di panni di lana e feltri).
Altre attività diffuse sono la produzione di laterizi, la lavorazione del ferro battuto in Franciacorta e della pietra a Paratico.
Tradizione vitivinicola
II passato è considerato un bene prezioso in questo territorio. L’economia odierna fonda infatti le sue basi sulle tipiche attività della tradizione, avvalendosi della tecnologia più mo-derna per raggiungere livelli elevati di qualità.
Da qui derivano le prestigiose produzioni di vini DOCG e DOC, ma anche i prodotti tipici con il marchio DOP.
L’ attività agricola ha allargato i propri orizzonti, dando vita ad un’ offerta agrituristica di alto livello, e incentivando prodotti tipici qualitativamente selezionati per farne asse portante della ristorazione e dell’ospitalità. Le antiche tradizioni trovano espressione in eventi rivolti grande pubblico, con rassegne enogastronomiche o artigianali.
La lavorazione della seta e la produzione dei ‘Naet’
Tra i numerosi luoghi dove venivano svolti i lavori più antichi ricordiamo la prima filanda di Iseo, che nel 1750 era già predisposta di filatoi di seta, ed in seguito venne ingrandita e munita di tintorie. Ai giorni nostri la struttura è stata ristrutturata ed al suo posto troviamo ristoranti e bed and breakfast molto accoglienti. Accanto al lavoro delle donne, Iseo e Montisola vengono ricordate per la pesca e la navigazione.
Il “Naet” è l’antico strumento del pescatore, l’imbarcazione simbolo del lago d’Iseo che sembra avere le origini a Monteisola, luogo dove la barca, oltre ad attrezzo principale di lavoro per i pescatori dell’epoca, era anche un mezzo di traporto per raggiungere le sponde del Lago e “approdare” sulla terra ferma.
La produzione di questi “Naet” sembra risalire a prima del Settecento. La cosa che stupisce riguardo alla loro costruzione è che, nonostante il lungo percorso verso l’era della modernizzazione , gli strumenti adottati dai cantieri di ogg sono gli stessi di quelli usati all’epoca: martello, scalpello, una particolare ascia, chiodi, stoppa di canapa e pece. La produzione di queste imbarcazioni è diminuita con il passare degli anni e oggi sono pochissimi i costruttori che continuano la tradizione della messa in acqua della barca. I barcaioli di Monteisola organizzano gite all’interno dei cantieri dove i proprietari si prestano alla spiegazione ed alla visita del cantiere. All’interno si possono riscoprire le antiche tradizioni e apprezzare il lavoro svolto da queste persone.