Valle di Caino
La Valle di Caino è attraversata da una strada che raggiunge la massima altitudine con i 570 m. del passo di S. Eusebio. I monti che la cingono tutto all’intorno sono però molto più alti. Fino ad alcuni decenni fa Caino godeva anzi di importanza turistica. Certo giocava la sua importanza la vicinanza con la città di Brescia.
Tuttavia i 17 km quadrati del suo territorio offrono agli abitanti una discreta varietà di bellezze che caratterizzano la montagna: cime, valli, dirupi e distese erbose, spazi esposti al cielo ed al sole inframezzati da angoli ombrosi e tratti boscosi, acque e fiori, scorci panoramici di grande bellezza. Il modo migliore per scoprirli è quello di incamminarsi per i vecchi sentieri, recentemente sistemati dal Gruppo Escursionistico di Caino. Ci limiteremo ad una breve panoramica sulle cime circostanti e ad una visione d’insieme del territorio e delle opere artistiche che lo distinguono.
Il lato meridionale della valle è contraddistinto dalle candide creste del monte Dragone (m .938) e Ucia (m. 1168): qui corre il sentiero “Donna Guarneri” che costeggiando la valle del Loch, scende verso S. Eusebio. Da questo sentiero nelle giornate limpide lo sguardo si spinge fino al monte Guglielmo ed al Garda. Un po’ più in basso passa il tracciato del “Senter Bandit”, l’antica via montuosa percorsa dai contrabbandieri e banditi fra Brescia e Gavardo, toccando il valico di S. Eusebio. Una sosta al passo è sempre gradita, a goderne gli scorci. Sull’una e sull’altra valle, a ristorarsi all’antica osteria, a visitarvi la chiesetta di S. Pietro in Vincoli. A nord – est di S. Eusebio i monti Pino e Sete (m. 800 circa) fanno da spartiacque fra Caino e la Val Sabbia. Poi il confine taglia la Val Bertone solcata dall’alto Garza.
La verde bellezza di questa lunga valletta era già segnalata più di un secolo fa dalla Guida Alpina del Cai con queste parole: Per un ora circa di cammino, la via costeggia il Garza ed è percorsa da carri che scaricano la legna dalle circostanti montagne. Si risale poi al poderoso monte Doppo, coronato di una croce a santificare i suoi m. 1216; esso scende verso Caino con il monte Almarone, sulle cui propaggini sorge la chiesetta di S. Rocco; costeggiando invece le cime in direzione sud – ovest si giunge all’antico eremitaggio di S. Giorgio (m. 1125), da cui si gode lo spettacolo dell’omonima rocciosa valletta, della Madonna delle Fontane (m. 535) e di Caino. Oltre S. Giorgio il confine tocca i monti Calone e Fraine, ambedue sopra i mille metri, passa sotto il santuario di Conche, scende alla chiesetta di S. Antonio (m. 522) e di lì a fondovalle. Qui alcuni coltivi, officine e case si snodano lungo la strada ed il fiume, in piccole contrade dai nomi antichi. Nel fondovalle incontriamo per prima la chiesetta di San Giovanni Battista, mentre la bella parrocchiale di San Zenone domina alta sul centro del paese.
Recentemente sono stati segnati due nuovi sentieri a scopo agro-turistico:
il sentiero del Dialet
il Sentiero del Marrone