Gussago

Il paese della selvaggina e delle ciliege
Gussago, sulle prime colline moreniche che separano la Franciacorta dalla Valtrompia, è il paese dello spiedo (un’arte che condivide appunto con la vicina Valtrompia, terra di cacciatori e, fin dai tempi della Serenissima, produttrice di armi), delle ciliegie, della grappa. Le sue trattorie sono infatti rinomate per la preparazione di questa specialità tipicamente bresciana, per i funghi e la selvaggina, i suoi dintorni sono punteggiati da centinaia di alberi di ciliegie, che in primavera imbiancano la campagna, dalle sue aziende escono molte delle migliori grappe bresciane. Alle spalle del paese, i boschi di castagni di Brione e Civine sono cornice ideale per belle passeggiate a piedi, cavallo o mountainbike e assicurano al paese quel clima fresco anche nella calura estiva che, nei secoli passati, lo ha fatto scegliere da molte famiglie bresciane come luogo ideale, alle porte della città, per costruirvi grandi case di campagna dove passare l’estate. Fondata in età preromana da una stirpe d’origine ligure, sede nel medioevo di un importante priorato benedettino di pertinenza della potente abbazia dì Leno, Gussago fu sempre al centro delle vicende storiche che agitarono, nei secoli, la vicina Brescia e il suo contado. Di questo suo passato conserva ancor oggi traccia negli edifici religiosi, nelle ville, nei palazzi. La sua imponente parrocchiale fu progettata alla metà del ’700 dall’architetto veneto Giorgio Massari e terminata quasi un secolo dopo da Rodolfo Vantini: preceduta da una scenografica scalinata, custodisce al suo interno opere del pittore bresciano Angelo Inganni, uno dei più rappresentativi autori del 800. Fra le case private, scenografica è villa Averoldi Togni, con un bellissimo giardino all’italiana. Nella frazione di Sale sono ancora visibili i resti dell’antico castello.

…ma anche della grappa
Gussago è famosa, oltre che per i suoi vini, anche per le sue grappe. Qui infatti si trovano le più importanti distillerie della provincia di Brescia, che producono grappe giovani e invecchiate e vari tipi di distillati. Fra le più conosciute c’è la Distilleria Peroni, dove le vinacce sono lavorate con grande cura, con antichi alambicchi e procedimenti o di lavorazione particoe larissimi: tra le grappe prodotte, ottime sono quelle ottenute dalle uve charonnay, pinot e cabernet della Franciacorta. Altri due indirizzi da gourmet: alla salumeria Aliprandi si acquistano ottimi salami e insaccati tradizionali della zona (via Mandolossa 25, tel. 0302 520077) e alla cioccolateria Simet deliziose praline e cioccolatini di ogni genere. • Dove lo spiedo la fa da padrone Per gustare uno spiedo preparato di tutto punto (va prenotato), un ottimo indirizzo è quello dell’Artigliere, vecchia osteria ben ristrutturata, dove vengono proposti i più tipici piatti della cucina bresciana, preparati con cura: maltagliati al sugo d’anatra, minestre di verdura, cacciagione, funghi, eccellenti salumi e formaggi nostrani (compreso il raro bagóss di Bagolino). Buona la carta dei vini, Un altro indirizzo “storico” del paese è quello del ristorante La Stacca, pure conosciuto peri suoi spiedi, e casalinga e saporita è infine la cucina della trattoria Da Carli, dove la pasta è sempre fatta in casa e i casonsèi sono ottimi, e particolarmente curata è la griglia. D’estate si mangia all’aperto, sotto gelsi secolari.

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