Sentiero 3V – Seconda Tappa
SECONDA TAPPA: Santuario di Conche – Lodrino
Tappe Intermedie:
Santuario di Conche m. 1093 – Eremo di S. Giorgio m. 1125 – Passo del Cavallo m. 742 – Corna del Sonclino m. 1352 – Passata Vallazzo m. 1185 – Punta Ortosei m. 1272 – Punta di Real m. 1247 – Cocca di Lodrino m. 735 – Lodrino m. 736
Tempo di percorrenza: ore 7,15
Mappa:
Descrizione Percorso
Lasciato il Santuario di Conche m. 1093 , si passa sotto il monumento dell’Alpino, eretto nell’agosto del 1963 dai Gruppi ANA di Nave, Caino, Cortine e Lumezzane e dedicato agli Alpini caduti in tutte le guerre. Vicine sono le stazioni di un’artistica Via Crucis (realizzata nel 1983 dalla ditta Rivadossi di Nave) che salgono verso il Monte Conche m. 1157.
Si prosegue su un comodo sentierino che con brevi saliscendi aggira a N. il Monte Fraine m.1053, passa accanto al Monte Calone m. 1119, tenendosi leggermente sotto la cresta, ora su un versante ora sull’altro, con bella vista sulle valli di Caino e Lumezzane.
Raggiunta una larga forcella m. 1047, si sale poi all’antico Eremo di S. Giorgio m. 1125 , situato su di un rilievo roccioso e circondato da faggi secolari. (ore 0,45). E’ stato restaurato nel 1979 dai “figli di Caino”, come attesta una lapide murata. Dispone di un piccolo locale sempre aperto, con “fuoco”, legna ed una pompa a mano per l’acqua.
Si scende ora verso E alla forcella divisoria con Monte Doppo m. 1216 (roccolo) e, lasciati a destra, i sentieri per lo stesso Monte Doppo e per Caino, si piega a sinistra verso le Crocette di S. Costanzo che si raggiungono dopo una breve salita.
Giunti sulla cresta, si discende in direzione NE verso un largo costone erboso (ampio panorama verso Lumezzane e i suoi monti) che si segue passando anche per un roccolo.
Raggiunto un panoramico dosso (attenzione alla segnaletica), il sentiero si abbassa sulla crestina di sinistra e raggiunge un secondo roccolo (con casa) dove il sentiero si fa più marcato. Si incrocia un terzo roccolo e, sempre in ripida discesa, si arriva ad una villa. (ore 0,45 – 1,30) e si segue la stradina cementata di accesso alla stessa.
Una stradina sterrata conduce poi al Passo del Cavallo m. 742 ed alla Chiesetta del Cristo dei Monti (ore 0,10 – 1,40) ma poco prima una fontanella offre l’opportunità di fare rifornimento d’acqua.
Si attraversa la Strada Provinciale Nr. 79 collegante Lumezzane con Odolo e la Val Sabbia e si segue una stradina asfaltata che sale a rimontare una valletta cosparsa di castagni. Giunti ad un bivio, si segue il tracciato a sinistra fino ad una bella villa con appostamento di caccia (roccolo Cipriano m. 1000 circa)
Un sentiero prosegue alla sinistra della villa e attraversa a mezza costa la successiva valletta, portandosi sull’altro versante; da qui si abbandona la traccia principale per seguire a destra una piccola traccia che sotto il Dosso Giallo m. 1100 , all’inizio delle creste che fanno da spartiacque tra le valli Sabbia e Gobbia, dov’è la Casa di Vallardo m. 1079.
Si traversa ora sul versante sabbino per un sentierino erboso che conduce al colle m. 1196 tra la Punta Camoghera m. 1238 e il Monte Prealba m. 1270.
Traversando a sinistra in mezza costa, si arriva a La Brocca m. 1163 (ore 1,20 – 3,00); qui vennero trucidati dai nazi-fascisti i diciottenni Ghidini e Zubani.
Si lascia a sinistra la variante alta (1) (solo per esperti), che ha dei passaggi non troppo facili ed esposti, e seguendo un’ombreggiata stradina a destra si raggiunge un cancello, superato si prosegue sino alla fine della stradina (sotto, alla nostra destra, la malga SEA , oggi appostamento di caccia privato) e proseguendo nel bosco di faggi ed ontani (silenzioso testimone del lavoro e dei sacrifici degli antichi valligiani che hanno lasciato il segno nelle piazzole ancora nere di carbone), in salita si arriva ad un roccolo abbandonato, dove un ripido e zigzagante sentiero (le zete del barbèr) riporta nuovamente in cresta alle Passate Brutte m. 1283 (ore 1,00 – 4,00), eccellente posto di riposo al coperto e provvisto di acqua, dove si ricongiunge con la variante alta (1) proveniente dalla cresta.
Su facile e pianeggiante sentiero, un po’ a mezza costa su ripidi valloni e parte in linea di cresta, si passa sotto il Monte Dossone m. 1339 e una villa con bandiera, una strada cementata ci immette su un’altra strada cementata, proveniente da Lumezzane, che prosegue sul versante della Val Gobbia sin oltre il Casello.
Poco sotto il bivio sorge la Chiesetta degli Artiglieri eretta nel 1976, alle Poffe de Uciù.
La stradina, sempre cementata, prosegue alzandosi verso destra passando accanto ad un grosso olmo e ad una pozza, e raggiunge il bivio con il Casello m. 1300 c., grosso fabbricato dominante tutta la valle, che si lascia a destra.
Con un paio di tornanti si rimonta su un crinale verso un ripetitore TV e con un breve traverso si arriva alla Chiesetta degli Alpini al Campo del Gallo m. 1290 (ore 0,20 – 2,40).
Una lapide ricorda il vice Comandante Gheda, medaglia d’oro della Resistenza, ed altri della 122a Brigata Garibaldi, qui caduti in combattimento alla fine di aprile del ’45.
Dalla Chiesetta si raggiunge la cima della Corna del Sonclino m. 1352 (vasto panorama a 360°) per scendere poi al sottostante stabile del Sonclino che si passa a sinistra e, al bivio, si lascia a sinistra il sentiero 362 per i Grassi e Lumezzane.
E’ qui il punto di incontro di ben quattro Comuni : Lumezzane, Marcheno, Sarezzo e Casto. La zona del Sonclino è in primavera tutta una fioritura, che richiama appassionati di botanica e di fotografia; vi si possono notare principalmente genziane, orecchie d’orso, mughetti e tanti altri magnifici fiori.
Si prosegue ora sul sentiero che si fa pianeggiante in mezza costa e, traversando a Nord. della Punta dei Quattro Comuni, raggiunge la Tesa Guizzi m. 1171 con annesso roccolo e, più avanti, la casa Crostelle.
Il sentiero si fa ora meno marcato, ma sempre abbastanza evidente con tratti in mezza costa alternati ad altri in cresta, e raggiunge la Passata Vallazzo m. 1185 (ore 1,00 – 5,40), dove si lascia sulla destra la variante bassa che scende nella valle Duppo.
Dal casotto del Vallazzo, seguendo il filo di cresta lungo un buon sentierino, dopo aver superato un rilievo secondario ed essere scesi nella sottostante valletta, si sale ripidamente alla Punta Ortosei m. 1272 (ore 0,20 – 6,00).
Si scende ora ad una selletta per poi risalire lungo il filo di cresta alla vicina Punta di Reai m. 1247 (ore 0,15 – 6,15). Una ripida discesa e poi un canalino erboso, con scarse tracce di sentiero affidate alla segnaletica bianco-azzurra del 3V, portano ad una ennesima postazione di caccia; si attraversa per un buon tratto a destra in lieve discesa, alti sulla valle, fino ad un dosso dove il sentiero, ora più marcato, piega decisamente a sinistra, verso l’ormai visibile Lodrino .
Passando sulla Costa Nibbia si cala comodamente verso il Campo Castello m. 848 .
Ad un bivio su continua a sinistra per un centinaio di metri per poi entrare nel bosco e scendere ad una sorgente e ad una vicina croce , dove s’incontra una stradina sterrata, seguendo la quale, verso destra si arriva alla Case Cucche; ci si immette sulla via S. Croce che porta rapidamente sulla strada provinciale in località Cocca di Lodrino m. 735 , dove ci si riunisce alla variante bassa.
Si segue la provinciale a sinistra per circa 700 m. e si entra in Lodrino. (ore 1,15 – 7,30)