Comune di Sellero
Il Comune
Piazza Donatori di Sangue, 1
25050 – Sellero
Tel. 0364/637009
Fax 0364/637207
info@comune.sellero.bs.it
Sindaco: Giampiero Bressanelli
Informazioni Generali
Abitanti: 1503
Altitudine: 376 s.l.d.m.
Festa Patronale: S. Apollonio, 7 luglio
Manifestazioni e Ricorrenze
- San Desiderio Patrono di Sellero: 23 maggio
- San Giacomo Patrono di Novelle: 25 luglio
- Santa Maria Assunta: 15 agosto
- Santa Barbara: 4 dicembre
- Festa della Chiesa di S.Rocco: 16 agosto
- Festa di S. Francesco, patrono del Gruppo Ministranti: 4 ottobre
- Festa di S. Barbara, patrona dei minatori e degli artificieri: 4 dicembre
Descrizione
Il comune di Sellero è ubicato ai piedi del Monte Elto (m. 2.143 slm) e ha come frazione Novelle, distante circa 2 km dal capoluogo. L’origine del nome deriverebbe dal latino “cellula” ossia “piccola cella”, in riferimento a un piccolo priorato fondato dai canonici di S. Desiderio. La presenza dei monaci permise la relativa indipendenza di questo Comune dai signori feudali che si trovavano nei paesi limitrofi. L’importanza geografica ed economica di Sellero e di Novelle nel Medio Evo era dovuta alla presenza di un insediamento, il cui compito era di controllare il commercio della Val Camonica, come attestano le iscrizioni dell’epoca, e alla ricchezza di boschi e pascoli. Dopo la crisi della peste nera, verso la fine del 1300, il paese cominciò a rifiorire, grazie al commercio del ferro e allo sfruttamento dei numerosi boschi (circa 800 ha) e pascoli (circa 450 ha). Questa situazione continuò fino al 1800, quando l’aumento della popolazione causò un notevole impoverimento di tutta la valle e per la prima volta vi fu un’emigrazione massiccia. Solo agli inizi del ’900 la situazione cominciò a migliorare con la costruzione delle dighe e delle centrali idroelettriche che richiese notevole manodopera. Lo sviluppo dell’industria idroelettrica costò però un prezzo altissimo in termini di vite umane: molti persero la vita nella costruzione delle gallerie e altri contrassero malattie mortali. È proprio in questo periodo che assunse importanza la “piana” della Scianica (situata a fondovalle) che, data la sua vicinanza alle centrali, si prestava a insediamenti industriali, dal momento che l’energia costava molto meno vicino al luogo di produzione. In questo modo il paese si trasformò in centro industriale, seguendo l’andamento dell’economia italiana, in modo particolare nel settore siderurgico, che ereditava un’attività mineraria della valle e che anche nel Comune di Sellero aveva avuto una certa rilevanza grazie alle miniere di Carona, nelle viscere del Monte Elto.
Grande importanza per lo sviluppo industriale del paese ha avuto la “Sefe” (Società esercizio forni elettrici) per la produzione del carburo di calcio i cui tre forni per la cottura della calce, ora di proprietà comunale, sono tuttora visibili e in buone condizioni, grazie a una recente ristrutturazione a opera dell’Amministrazione Comunale.
Da Vedere:
La Parrocchiale di Santa Maria Assunta a Sellero fu edificata nel 1785 su progetto di Simone Spandri. Tommaso Pietroboni di Vione, nei primi anni del 1800, ha intagliato nel legno il pulpito e gli stalli del coro. Tra i dipinti possono essere citati una Morte di San Giuseppe, del 1600 e una Madonna del Rosario.
La Cappella di San Rocco (adibita anche a sala parrocchiale) fu eretta nel 1521 a scioglimento di un voto contro la peste è caratterizzata da un affresco del 1600, nel quale compare la vecchia parrocchiale di San Desiderio e raffigurante la Vergine col Bambino e i Santi Rocco e Desiderio.
La Chiesa di San Desiderio, originariamente era alle dipendenze della più antica pieve di Cemmo. In un documento curiale del 1459 si legge di questa dipendenza per i chierici e sacerdoti. Fu parrocchiale fino alla fine del 1700. Il campanile è in pietra e risale al 1500. All’interno della chiesa è presente una soasa dei Ramus e una pala del 1704 attribuita al Paglia. Due dipinti su tela sono attribuiti a Clemente Bordiga e rappresentano Santa Lucia e San Valentino.
La Parrocchiale di Novelle è dedicata a San Giacomo e risale al 1600. Il portale principale è in pietra di Sarnico. All’interno sono visibili alcune sculture lignee della stessa epoca. Un dipinto raffigura San Lucio Martire, protettore di lattai e pecorai. L’altar maggiore è sovrastato da una pala del 1670, raffigurante i Santi Giacomo Desiderio e Rocco, di Giacomo Borgnini detto Bate.
La Chiesetta della Madonna a Novelle è posta su un’altura fuori dall’abitato, fu edificata nel 1700 e contiene una pala sopra l’altar maggiore, dipinta da Vincenzo Schena verso la fine del 1700.