Chiese a Temù

Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo
La struttura della chiesa parrocchiale è seicentesca, ma ha subito profonde ristrutturazioni nei secoli XVIII e XIX. Sulla facciata spiccano i tre grandi mosaici di don Mino Trombini che raffigurano S. Alessandro, S. Bartolomeo e S. Antonio Abate.
Sul fianco nord-est della chiesa è posto il campanile con merlature ghibelline e una bifora su ogni lato. All’interno, l’unica aula è costituita da tre campate con volte a botte.
La ricchezza della chiesa sta nella collezione delle opere lignee: l’altare maggiore, in cui l’ancona, il tabernacolo e il paliotto sono di Giovan Battista Zotti e l’altare del rosario della bottega dei Ramus, nel cui paliotto è rappresentata la Natività prendendo a modello, per le figure dei pastori, la gente del luogo.

Parrocchiale di Pontagna
La chiesa parrocchiale di Pontagna è dedicata a Santa Maria. Ha un portale del 1627 e contiene una tela attribuita al Bate in una soasa del Ramus, così come quella del presbiterio.

Parrocchiale di Villa Dalegno

La struttura della chiesa parrocchiale è seicentesca, ma ha subito profonde ristrutturazioni nei secoli XVIII e XIX. Sulla facciata spiccano i tre grandi mosaici di don Mino Trombini che raffigurano S. Alessandro, S. Bartolomeo e S. Antonio Abate.
Sul fianco nord-est della chiesa è posto il campanile con merlature ghibelline e una bifora su ogni lato. All’interno, l’unica aula è costituita da tre campate con volte a botte.
La ricchezza della chiesa sta nella collezione delle opere lignee: l’altare maggiore, in cui l’ancona, il tabernacolo e il paliotto sono di Giovan Battista Zotti e l’altare del rosario della bottega dei Ramus, nel cui paliotto è rappresentata la Natività prendendo a modello, per le figure dei pastori, la gente del luogo.


Chiesetta rurale di Sant’Alessandro
La chiesetta sorge sulla strada che porta da Vione a Lecanù (frazione di Temù), in posizione isolata. La struttura molto semplice ha la tipica forma a capanna; sulla facciata si apre un portale lineare con un architrave di marmo e sopra una piccola finestra a lunetta.
Sul lato settentrionale della chiesetta si erge il campanile trecentesco a base quadrata e dalle linee tozze.
La chiesa ha purtroppo subito un lento degrado fino agli anni ’30 di questo secolo, in cui sono cominciati i primi lavori di restauro. La tradizione popolare vuole che di qui sia passato San Carlo Borromeo e abbia risanato una fonte ritenuta malefica; è visibile ancora oggi la pietra su cui il Santo avrebbe posato il piede per scendere da cavallo, oggetto di venerazione da parte della gente del luogo.

Chiesetta di Santa Giulia
E’ una chiesetta alpina costruita a quota 1860, sopra Mezzullo, ai limiti di uno splendido lariceto. Sebbene abbia l’aspetto più di una baita in mezzo al bosco che di una chiesa, è posta in bellissima posizione e ha una lunga storia.
Nel Cinquecento al titolo di questa chiesa era annesso il Chiericato di S. Giulia che, nel 1567, in occasione della visita del vescovo Domenico Bollani, aveva dato adito a notevoli contrasti.