Corte Franca

Nel cuore della Franciacorta
Articolata in quattro borghi Timoline, Borgonato, Colombaro e Nigoline Corte Franca è un po’ il cuore della Franciacorta. Fra curatissimi vigneti, antiche dimore si alternano a rinomate cantine: tra le più scenografiche, da vedere sono villa Berlucchi a Borgonato, villa Lana a Colombaro, palazzo Monti della Corte a Nigoline, villa Pizzini a Timoline. In questa zona, che fin dal primo medioevo era stata bonificata dai monaci del vicino monastero di San Pietro in Lamosa, molte nobili famiglie bresciane avevano vasti possedimenti terrieri, dove a partire dal ’700 costruirono scenografiche ville dove trascorrere la villeggiatura Oltre alle viti, visi coltivavano cereali e si praticava l’allevamento dei bachi da seta. Ora vi si trovano parecchie fra le più prestigiose cantine della Franciacorta, un Golf Club, buoni ristoranti, agriturismo di qualità, strutture sportive per trascorrere piacevolmente il tempo libero, come l’Acqua Splash, un grande parco acquatico, e discoteche. In questo capitolo andremo alla scoperta di Timoline (sede del Comune), Colombaro e Nigoline, mentre Borgonato verrà trattata nel capitolo successivo.

Muri a secco e ciottoli
Muri costruiti a secco, utilizzando massi di pietra e ciottoli, anche alternati fra loro: questa una delle caratteristiche delle architetture e del paesaggio rurale della Franciacorta_ Li si nota un po’ in tutti i paesi, ma sono particolarmente evidenti nella zona di Corte Franca, dove non è raro imbattersi anche in strade e viottoli acciottolati.

Il nome
Il nome del Comune (istituito nel 1928, unendo i quattro antichi borghi) e una trasposizione del termine Franciacorta e fa riferimento al fatto che questi piccoli paesi erano un tempo delle corti rurali, esentate dal pagamento di tasse e gabelle.

Timoline
Provenendo da Provaglio, il primo borgo di Corte Franca che si incontra è Timoline, che sorge poco distante dalle Torbiere. La zona doveva essere abitata fin dall’antichità, come testimoniano i resti di tombe longobarde, riportate alla luce ai piedi del monte Alto, la cui sagoma (in verità non altissima, dato che sfiora appena i 650 m) domina l’abitato. Bonificata, come del resto gli altri paesi vicini, dai monaci del monastero di Provaglio, quest’area doveva avere una funzione strategica se già nel medioevo vi sorgeva un castello, che però fu abbandonato nel XV secolo. Da visitare in paese sono la quattrocentesca parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, con pregevoli affreschi, e ia chiesa di Santa Giulia, ritenuta dalla tradizione il primitivo nucleo del borgo. Di fronte alla chiesa si trova una delle più belle ville della Franciacorta, villa Pizzini, un tempo appartenuta alla nobile famiglia dei Lana edificata fra il ’600 e il ’700, è al centro di un grande parco, con uno scenografico ninfeo.

Ristorante in cantina
A Timoline si possono gustare ottimi piatti (soprattutto a base di pesce di lago), al ristorante Santa Giulia, che si trova all’interno dell’ azienda agricola Barone Pizzini. Questo accogliente locale con piccole sale e un grande salone propone piatti tipici della Franciacorta e, in genere, lombardi, reinterpretati con estro dal giovane chef Giampaolo Zanardi (via Battisti 7, tel. 0309828348).

Colombaro
Origini antiche anche per Colombaro, che sorse attorno al monastero di Santa Maria e nel medioevo fu fortificato con un castello. Tracce di questo passato sono ancor oggi evidenti nella struttura del vecchio borgo, nelle sue vecchie case, nei muri a secco costruiti con blocchi squadrati di pietra e ciottoli. Al ’400 risale la chiesa di Santa Maria, mentre la parrocchiale e del ’700 e conserva al suo interno tele del Paglia. Fra le dimore nobiliari, particolarmente interessanti sono palazzo Barboglio de Gaioncelli (che nel suo perimetro ha conglobato la torre dell’antico castello) e villa dei Conti Lana, nel cui parco c’è il cedro del Libano più alto d’Italia, vecchio di 300 anni. Una curiosità: il paesaggio di questa zona, fin dal ’800, è stato modellato dall’apertura di parecchie cave di ghiaia e argilla, accanto alle quali sono sorte fornaci di laterizi, in parte ancora attive. Man mano le cave si esaurivano, il loro invaso è stato in alcuni casi riempito con acqua, per formare piccoli laghi artificiali. Colombaro, sullo sfondo del lago e, sotto, scorcio del Relais Franciacorta. A fronte in alto: la veranda del Relais stesso.

Un relais di charme
A Colombaro si trova uno dei più confortevoli hotel della Franciacorta, il Relais Franciacorta. Distribuito in una serie di edifici immersi nel verde, il Ralais tutto in pietra e legno ha 44 grandi camere e 4 suites arredate con gusto e grande cura per i dettagli: I bagni sono in marmo e le stanze con vista sul lago hanno ampi terrazzi. Cura particolare anche nell’accoglienza, discreta e attenta e nei servizi: la prima colazione a buffet in estate viene ad esempio servita in terrazza o nel patio, mentre d’inverno nella calda sala del camino. L’hotel è attrezzato per ospitare congressi fino a 200 persone e ha anche una grande sala di 250 metri quadrati adatta per banchetti e rinfreschi (via A. Manzoni 29, te1.0309 8842349884224).

Mobili antichi
Mobili antichi, sia della campagna lombarda, che di altre aree italiane e straniere, si trovano a Nigoline da Arturo Buffoli (via Leonardo da Vinci 13, tel. 0309826305) e da Silvio Buffati (via Provinciale 30, tel. 030984219), nei cui laboratori si eseguono anche restauri. Tavole imbandite in un’antica cascina Dove cenare? Nell’antico cascinale restaurato con grande gusto della fine del ’600, che ospita la caratteristica trattoria La Colombara, annessa al Relais Franciacorta. Cinque grandi sale da pranzo arredate con gusto, cucina tipicamente lombarda, buona scelta di vini sia locali che nazionali, questo elegante ristorante del “Buonricordo” è conosciuto anche per i suoi ottimi piatti di pesce di lago. Famolo è il suo risotto allo champenoise e particolarmente buoni sono i primi (dai ravioli alle fettuccine) e i salumi. La trattoria che si apre su un verde giardino interno è di proprietà dell’Azienda Guido Berlucchi, le cui cantine si trovano poco lontano, a Borgonato, e di cui vengono proposti in tavola gli eccellenti vini (via Manzoni 29, tel 0309826461).

Nigoline
Pur essendo un piccolo borgo, Nigoline vai veramente la pena di essere visitato, perchè conserva chiese e palazzi di notevole interesse storico e artistico. L’edificio più significativo del paese è palazzo Monti della Corte, edificato nel ’400 e più volte ampliato: al ’600 risale il corpo centrale che dà su via Marconi, dove spicca un imponente portale in pietra di Sarnico, mentre al ’700 si deve l’ala meridionale con la cappella di San Cornelio, decorata da Carlo Carloni. lI palazzo con ringhiere e inferriate realizzate dai brusafèr, gli artigiani franciacortini del ferro battuto si trova di fronte alla parrocchiale seicentesca. Da ricordare anche palazzo Panciera Zoppola, con l’oratorio di San Defendente. Molto interessante è anche l’antichissima chiesa di Sant’Eufemia, fondata nel X secolo all’interno dell’area cimiteriale del paese, in una posizione panoramica. L’edificio dove si trovano monumenti sepolcrali di varie famiglie nobili fu ampliato nel ’400, periodo a cui risalgono i pregevoli affreschi che ne decorano l’abside, attribuiti a Floriano Ferramola. Da segnalare, a Nigoline, il Salumificio Franciacorta che produce i salumi tipici del territorio (via Tito Speri 7/M., tel. 0309828298).

Pranzare in agriturismo
Un buon indirizzo dove mangiare piatti genuini e degustare vini Franciacorta è quello dell’azienda agrituristica Solive, circondata da vigneti, colline, grandi spazi verdi e a pochi chilometri dal lago d’Iseo. Ideale per matrimoni, banchetti, cerimonie, meeting e pranzi di lavoro, offre la propria produzione di carni bovine e suine e i vini dell’azienda. A conduzione familiare, offre la possibilità di alloggio con 6 camere e 2 appartamenti monolocale (via Calvarole 15, tel. 0309884201).

Green a 18 buche Giocare a golf fra colline e vigneti: un ambiente unico e un paesaggio rilassante fanno da cornice al Golf di Franciacorta, che si estende su 60 ettari ricavati recuperando aree non più utilizzate per la viticoltura e, col tempo, via via abbandonate. Un sapiente intervento sul paesaggio ha ricreato l’antico fascino agreste delle torbiere e delle cascine adagiate tra le colline ricoperte di vigneti e ora il campo facilmente raggiungibile e vicino a città come Brescia, da cui dista 20 km, e Milano, da cui dista 65 km è fra i più conosciuti e apprezzati della Lombardia. Per tutti i golfisti che amano le novità, si tratta di uno dei pochi se non l’unico campo italiano caratterizzato da una tipica impronta statunitense, vale a dire la grande disponibilità a far giocare con entusiasmo non solo i soci ma tutti gli ospiti. È aperto tutto l’arino ed è munito di campo pratica, putting green, pitching green, golfcar, bar, ristorante, piscine e campi da tennis (località Castagnola Frazione Nigoline di Corte Franca, tel. 030984167).

Tre aziende vinicole antiche e blasonate
E’ di appena 14 km in Comune di Corte Franca, un fazzoletto di terra, un territorio piccolo, ma ricco di vigneti. Al suo interno, infatti, sorgono alcune fra le più conosciute aziende vinicole franciacortine. A Colombaro si trova la Barboglio De Gaioncelli, una delle più antiche di Franciacorta, che produce vino da più di duecento anni. Nellie sue belle vigne sono impiantati vitigni bianchi quali Chardonnay, Pinto Bianco e Nero, poi il Cabernet Franc, Merlot, Barbera e Nebbiolo. E grazie a una così ampia varietà di uve, anche la produzione è diversificata. Barboglio De Gaioncelli produce il Rosso di Franciacorta Doc, il Bianco Franciacorta Doc e, il fiore all’occhiello, il De Gaioncelli Brut Franciacorta. Tutti i prodotti sono in vendita direttamente all’azienda, che è possibile visitare tutti i giorni: meglio se con appuntamento. A Nigoline già dal ’600 Si produceva vino, ed era un Pinot bianco. A farlo erano i baroni Monti della Corte, antica famiglia nobile bresciana, proprietaria di vigneti tra Nigoline e Torbiato, ai piedi del monte Alto (zona fra le più votate della Franciacorta), che oggi sono gestiti da Marcello Monzio Compagnoni. Nella produzione, oltre al Brut, spicca il Terre di Franciacorta Ronco della Seta bianco, molto fruttato, che deve i! nome alla prossimità di un vecchio opificio per la lavorazione della seta, un’attività molto prosperosa un tempo in queste zone. È possibile visitare le cantine, che si trovano in un casolare agricolo di fronte a palazzo Monti della Corte, e acquistarvi direttamente íl vino. A Timoline, proprio nel cuore della Franciacorta, sorge una delle più antiche e biasonate aziende vinicole: la Barone Pizzini, nota soprattutto per il Franciacorta Bagnadore e il Terre di Franciacorta. L’azienda è attrezzata ad accogliere gruppi in visita che, oltre a degustare i vini, potranno anche fermarsi per assaggiare uno spuntino a base di tipici prodotti locali nell’osteria La Licenza.

Per ulteriori informazioni visita la pagina dedicata al comune di Corte Franca