Luoghi d’ Arte sul Lago d’Iseo
Piazza Garibaldi
Si tratta del cuore di Iseo, da sempre sede del mercato e di intensi scambi civili e commerciali. L’aspetto attuale si deve all’epoca della dominazione veneta (meta sec.XV – Fine XVIII) con eleganti portici vistosamente asimmetrici sui lati nord, est e sud. Sul lato sud Casa dei Paltini, con tracce di affreschi raffiguranti i grandi eroi dell’ antichita. Sul lato ovest, il Palazzo del Grano, ora sede del Comune, progettano dall’arch. Rodolfo Vantini a meta’800. Al centro della piazza, su un basamento in tufo, il primo munumento italiano dedicato a Giuseppe Garibaldi (1883) rappresentato in piedi e non a cavallo come e solita l’iconografia dell’eroe dei due mondi.
Pieve di S. Andrea
Ricostruita nel sec.XII in forme evidentemente lombarde subì ampliamenti fino all’inizio del sec.XIX, quando l’architetto Rodolfo Vantini rifece l’interno. È rimasto però integro nelle forme originali l’altissimo campanile, al centro della facciata, definito “il più bel campanile romanico del Bresciano, di tipo perfettamente comacino”. I maestri comacini – forse provenienti dalla zona di Corno – furono attivi prima in Lombardia e poi in Europa dal VII al XI secolo, mantenendo viva l’eredità costruttiva tardo romana e paleocristiana. Nel 1325 morì Giacomo Oldofredi, cui appartiene l’arca gotica a destra del portale. AII’interno interessanti opere di due pittori del sec. XIX: Angelo Inganni (affreschi) e Francesco Hayez (Arcangelo Michele).
Santa Maria della Neve E’ stato costruito nel seicento su un leggero rialzo. Dal sagrato, dove si trovano grandi platani, si ammira la facciata barocca del santuario che venne eretto in un solo anno e benedetto il 5 agosto 1656, giorno della festa della Madonna della neve. L’interno presenta una sola navata e due altari laterali. Del XV sec. l’affresco di ignoto della “Madonna con Bambino e con Sant’Antonio Abate”.
Santa Maria del Mercato
Si raggiunge da Piazza G. Garibaldi. La chiesa fu fatta costruire dagli Oldofredi nel XIV sec.. L’interno ad unica navata conserva interessanti decorazioni barocche e affreschi del XV, XVI, XVII secolo.Sopra l’altare maggiore si trova un bel dipinto che raffigura “La Madonna che allatta”.
Castello Oldofredi
Esisteva già ne1 1161, quando fu incendiato dall’imperatore Federico I di Svevia, il famoso Barbarossa, che calava in Italia lungo la Valle Camonica ghibellina distruggendo le resistenze che la guelfa Brescia gli opponeva lungo la strada. La struttura attuale del castello risale al ’300: la cinta esterna inglobava anticamente un piccolo porto; non mancava il fossato. La turrita fortificazione perse buona parte del suo fiero aspetto nei due secoli (dal 1585 a1 1797) in cui fu convento dei cappuccini ed è attualmente sede della biblioteca civica
A Sale Marasino, paese nelle immediate vicinanze di Iseo, troviamo numerose chiese, palazzi e ville che non passano di certo inosservati:
Chiesa di San Zenone E’ la parrocchia principale del paese dal 1754; posizionata ai lati della strada statale con la facciata rivolta verso il lago. Costruita durante il ministero degli arcipreti: don Giovanni Pietro Ghitti da Marone, don Simone Obizi di Sale Marasino, don Marcantonio Guerini da Marone; la chiesa viene consacrata nel 1754. Ci si impiego cica dieci anni per ereggerla, su prigetto di architetto sconosciuto. Sorge sulla Statale, a pochi metri dal molo dei battelli. La chiesa settecentesca presenta sulla facciata che guarda il lago uno scalone d’accesso con balaustra in marmo. L’interno è ben illuminato dalle finestre della cupola rotonda posta sopra la navata centrale. Ai lati dell’altare in marmo vi sono le statue di San Zenone e San Giacomo.
San Giovanni Battista
E’ stata costruita dal 1700. Venne definita “galante e gentile” (Zanella, 1975). Ad unica navata, altare laterale, cappella con volta a botte e bei dipinti di autori sconosciuti come la Madonna con Bambino in trono con Angioletti, San Giovanni Battista con l’Agnello ed il martirio di S. Erasmo, un affreso nell’abside rappresenta la Decapitazione di San Giovanni.
San Giacomo Apostolo – Maspiano
A Maspiano vi è la cinquecentesca chiesa di San Giacomo Apostolo con facciata a capanna e bel portale in botticino; l’interno è a una navata. L’edificio meritevole di restauro sorge sulle vestigia della chiesetta medioevale.
Ville e palazzi – Maspiano
Questo centro conobbe sicuramente un periodo di floridezza economica notevole, ciò si nota dalle antiche ville e palazzi: la signorile villa Mazzucchelli del ‘500 con due bei portali; villa Martinengo del ‘500. Venne eretta dal conte Marco Secco d’Aragona che gia nel 1619 venne ceduta a Gerolamo Martinengo della Pallata, che poi venne passata in eredita ai Villagana, altro ramo della famiglia. Ottima casa per la villeggiatura, in uno stile veneto, era preferita dai nobili bresciani perche’ era comoda per vari passatempi. Ma in seguito la solitaria villa divenne oggetto di vita libertina e di atti da parte di briganti, facendo cosi segnare una fine gia ingloriosa, di una parte della famiglia dei Martinengo della Pallata.
Dopo la Frazione Pilzone vi è una spiaggetta dove è consentita la balneazione per buona parte della stagione estiva. Vicino, in un pittoresco golfo, si trova l’Associazione Nautica Sebina. Gli amanti della vela trovano a Sulzano il necessario per praticare al meglio questo sport. Dopo circa un chilometro raggiungiamo il centro abitato di Sulzano. Il pittoresco borgo a lago dove l’acqua lambisce le antiche case è caratterizzato da vicoli nascosti e caratteristici approdi per le barche dei pescatori.
Chiesa Santi Fermo e Rustico
Più in alto, in posizione panoramica, nei pressi della cascata di Petoi alta 15 metri, si trova la seicentesca Chiesa dei Santi Fermo e Rustico. La facciata è a capanna con rosone; l’interno a una navata con copertura a capriate.
San Giorgio
Ricostruita nel centro storico di Sulzano nel 1758. La facciata presenta lesene, nell’ordine superio si trovano le statue di San Giorgio e San Giuseppe contenute i due nicchie. L’interno a unica navata conserva la statua lignea di S.Antonio da Padova e un bel dipinto del ‘700 raffigurante la “Madonna del Suffraggio con Santi”.
Oltrepassato il ponte in ferro (1889), direzione Iseo, ci si trova a Paratico, ancora un paio di curve e sulla destra una larga strada in salita ci porta al centro dell’abitato.Il nucleo di Paratico è distribuito si un terreno ondulato ai limiti della Franciacorta, terra di castelli, vigne e cantine dello Champenoise. In frazione Rivatica, sul bel lungolago pedonale, luogo di ritrovo e di piacevoli passeggiate, si trovano gelaterie, ristoranti e negozi. Il vecchio nucleo di Paratico un tempo si estendeva fino al castello, il quale rappresentava una protezione sicura in caso di invasioni.’espansione edilizia degli anni ’60 ha sconvolto l’intera struttura urbana, per cui oggi Paratico si presenta, al visitatore, moderna: con un piccolo centro commerciale, alberghi, equitazione, locali notturni ed una piccola stazione ferroviaria per i collegamenti con Bergamo e Brescia, ma solo nel periodo estivo.
Castello Lantieri
Dal centro abitato, percorrendo una stradina tortuosa, si arriva al Castello Medievale, edificato nel 1007 dai nobili Lantieri. La fortezza proteggeva il centro abitato di Partatico, oggi sconvolto dall’espansione edilizia degli anni ’70. Il Castello Medioevale subì più volte modifiche strutturali; oggi, sul piccolo rilievo roccioso, abbandonato e smantellato, racconta l’assalto da parte delle truppe di Carlo V nel 1521, oppure il siggiorno di Dante, ospite dei Lantieri nel 1311. Ai piedi del castello, in fondo al colle, rimangono tracce di costruzioni antiche come la torre medioevale del 1397 ed i resti dell’antica cappella del castello dedicata a S. Carlo.
Parrocchiale Santa Maria Assunta
Ristrutturata e modificata nel 1896, si trasformò radicalmente ed anche lo spazio venne raddoppiato. Successivi restauri, compiuti nel 1973, permisero di portare alla luce il vano del presbiterio settecentesco con un meraviglioso affresco raffigurante la “Assunzione di Maria”. Interessante, inoltre, anche l’ “Altare del Rosario”, opera marmorea settecentesca.
San Pietro
Posta nelle vicinanze del cimitero comunale. Costruita nel 1730, conserva un interessante affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna con Bambino. La Chiesa è stata recentemente restaurata.
Palazzo Vanzago
Meritevole di nota il Complesso Vanzago che fu castello di proprietà Lantieri. Distrutto dalle milizie bresciane nel 1241 fu successivamente monastero. Accorpata all’attuale struttura vi è una chiesetta con campanile semplice con cella campanaria. Sopra il portale in pietra di Sarnico sono evidenti degli affreschi.
Castello del Carmagnola
Il castello si trova a Clusane, una imponente costruzione realizzata nel ’400, nel periodo dell’egemonia veneta, dal condottiero Francesco Bussone detto, appunto, il Carmagnola. L’edificio è massiccio e ha subito parziali modifiche nel corso dei secoli. Bello per fare un esempio è il loggiato che si trova al secondo piano con quattordici archi a pieno centro, alleggeriti con effetto elegante dalla riduzione dell’architrave ad una modanatura sull’apice degli archi che poggiano sulle colonne tuscaniche. E’ di proprietà privata. Sorge in modo da poter dominare il piccolo borgo in particolar modo la parte vicino alla riva del lago. Ora più che fortilizio è diventato una dimora in puro stile quattrocentesco. Clusane, oltre ad ospitare questa magnifica fortezza, offre ai turisti anche un bellissimo lungolago, realizzato in epoca recente, con un bel panorama del Lago e di Monte Isola.
Procedendo verso i primi paesi della sponda bergamasca del lago non possiamo non nominare Tavernola, un paesino situato sopra un piccolo promontorio. Le poche case a lago sono prospicienti ad un approdo pittoresco. Rinomata la chiesetta S. Giorgio Martire del 1200. Dopo pochi chilometri si raggiunge Tavernola e l’elegante passeggiata alberata, il porticciolo turistico e la torre Fenaroli, prospiciente al lago, che faceva parte della fortificazione che proteggeva l’antico nucleo. Oggi la torre è corredata di orologio e cella campanaria. Protetta dalle montagne che la circondano, Tavernola gode di clima mite. Belle le antiche ville che appartengono a famiglie nobili: Villa Fenaroli del XVI sec. con parco botanico, Villa Caprioli, Villa Camilla Fenaroli, Villa Capuani, Villa Poma, Villa Spina, Villa Longari. A Tavernola la sera i locali aprono ai turisti le verande estive per una rilassante cena accarezzati dalla brezza del lago.
Sempre proseguendo verso le sponde bergamasche del lago possiamo trovare il museo civico di Lovere, all’interno del quale trova posto la collezione ornitologica: duecento esemplari imbalsamati con notevole perizia e provenienti dal territorio lacustre e montano circostante.Tra i più interessanti alcuni grossi aldeidi, rari frequentatori della zona lacustre e una superbia coppia di gallo cedrone, debitamente ambientata.La seconda saletta è invece dedicata all’entomologia, che ospita una collezione di lepidotteri. Nella terza sala infine si trova la collezione mineralogica. Si allestiscono poi all’interno del museo anche alcune mostre a carattere temporaneo; tra tutte si può ricordare la mostra fotografica dedicata a “La vita e il lavoro sul lago”.
Accademia delle Belle Arti Tadini
Sempre a Lovere troviamo la Accademia di belle arti Tadini, costruita per volontà dello stesso conte Tadini accanto al palazzotto di famiglia che ospita le collezioni d’arte e racchiude il giardinio con la cappella funeraria. L’ambiente culturale del conte Tadini è quello moderno tra Sette e Ottocento, quando alcuni aristocratici illuminati pensano che l’arte possa avere una funzione educativa nel migliorare la qualità di vita della popolazione. Vengono istituite così le prime collezioni pubbliche per raccogliere capolavori che servano da modello alle nuove generazioni di artisti, la cui formazione avverrà nelle aggiornate scuole di pittura, scultura, disegno: le Accademie.
Borgo medioevale di Novale
Il borgo medioevale di Novale a Monteisola è un gruppo di abitazioni posizionato al di sopra di Carzano con forma balconata e si collega al paese tramite un sentiero che poi si prolunga sino ad Olzano. Cresciuto nel Medioevo e nascosto da piante di ulivo, castagno e boschi cedui, le caratteristiche case dei vecchi abitanti, conservate intorno ad una vecchia piazza di piccole dimensioni, sono arricchite da portali ad arco a pieno centro,picole volte, balconi costruiti in legno sotto agli spioventi dei tetti dove si possono anche trovare dei pesci appesi per l’essicazione. I ristoranti locali infatti propongono come piatto tipico le Sardine essicate e i cavedani essiccati.Si tratta di piatti molto ricercati soprattutto dagli amanti del pesce di lago. Non vi è ristorante a Montisola che non prepari questa pietanza in svariati modi.
Borgo di Sinchignano
La bellezza di questo posto è piena di storia e tradizioni. In orginie in questo borgo veniva praticata la spremitura dell’uva e veniva prodotto un ottimo vino locale.Grazie al restauro sono stati mantenuti gli torchio. I vecchi locali e le cantine in cui veniva conservato il vino, sono stati restaurati e sarebbero adatti ad un tipo di enoteca con degustazione di prodotti tipici del luogo. Al borgo non esistono ancora strutture ricettive, ma al paesino vicino, Siviano, ci sono dei ristorantini deliziosi, anche se i migliori si trovano sulla costa dove si può gustare il pesce di lago appena pescato nei modi migliori.Non bisogna poi dimenticarsi l’ubicazione strategica di Sinchignano, da cui si gode una vista lago magica ed incantevole e si può ammirare anche l’affascinante Santurario della Madonna della Cerinola, situato proprio nella parte più alta dell’isola. Infine, per gli appassionati dello shopping, ricordiamo anche i diversi mercati che vengono organizzati secondo un calendario a scadenze fisse: il martedì il mercato ridotto, il venerdì il mercato grande, il mercatino dell’antiquariato la terza domenica di ogni mese, il mercato dell’artigianato la quarta domenica di ogni mese, la tradizionale Fiera del Venerdì Santo e il festival “Natale con gusto”, dove si possono degustare prodotti tipici, fare acquisti originali e, cosa interessante soprattutto per i più piccini, vedere persino Santa Lucia con il suo asinello!