Arte Rupestre a Sellero
Le prime scoperte nel territorio comunale di Sellero risalgono agli anni sessanta, quando vennero individuate 25 rocce istoriate e fra queste due con istoriazioni di notevole interesse: l’Idolo femminile, una grande figurazione antropomorfa, una sequenza di tre “Rose celtiche”, di cui una di perfette proporzioni, e un singolare guerriero detto “Il viandante”. Cinque successive campagne di ricerca, dal 1983 al 1987, hanno messo in luce oltre 62 superfici istoriate per un totale di circa 113 su tutto il confine comunale.
Eccezionale è la dimensione della Roccia Grande di Carpene che, con i suoi 1300 mq circa di sviluppo è la più estesa roccia istoriata della Vallecamonica con oltre 600 figurazioni. Tale ricchezza di arte rupestre è testimonianza che il territorio conobbe momenti di grande e originale creatività ed ebbe un ruolo culturale di notevole rilievo sin dal periodo Neolitico, nell’Età del Ferro, nell’Età del Bronzo, per scemare poi poco dopo l’arrivo dei Romani.
1 – Carpene-Fradel-Berco (Tempo previsto per la visita: 3 ore) Con una ventina di rocce istoriate è l’area più ricca per numero di figure. Carpene oltrepassati i pianori, il sentiero si inerpica e sale fino a condurre davanti alla mole della Grande Roccia di Carpene: un’imponente lastra profondamente modellata dai ghiacciai. Su questa oltre 700 figure, tra cui spicca il “grande idolo” ed “il Viandante”, identificato con il dio celtico Esus. Accanto alle scene più chiaramente leggibili, una ricca tipologia di simboli, tra cui spicca la grande “rosa camuna”.
Fradel: Un gruppo di 17 rocce si trova nell’area, di Berco-Fradel, limitrofa a Carpene; la maggior parte di esse ha poche istoriazioni. Tra queste: la roccia 44 con composizioni di linee, coppelle, strutture chiuse del tipo “mappa topografica” (età del Bronzo) in basso figure di guerrieri; la roccia 1 che è di dimensioni ridotte, ma fittamente istoriata, presenta un intrico di guerrieri, duellanti in abbinamento a coppelle e canaletti; roccia 4 sulla quale si trovano incise 6 palette e numerose figurazioni di cavalieri, oltre alla scena di una probabile esecuzione; la roccia 1 raffigurante nella parte centrale, un nucleo di figurazioni con i principali stili di Sellero, dal III al IV/F, sulle quali domina la figura di un cavaliere “acrobata”, raffigurazione forse di un antico rituale noto anche in altre località (Naquane).
2 – Isu-Barnil (Tempo previsto per la visita: 1 ora) Una zona molto estesa, con oltre 30 superfici istoriate, per lo più ai bordi di pianori coltivati. La quasi totalità delle istoriazioni di quest’area è costituita da coppelle, canaletti, mentre rare sono le figurazioni antropomorfe. 3 – Preda Mola, Corna Sculta, Castello Grande (Tempo previsto per la visita: 2 ore) Qui sono state individuate 5 superfici, istoriate per lo più durante l’età del Ferro (Stile IV). Tra queste la roccia 26 con incisioni di guerrieri isolati, cavalieri, zoomorfi, simboli (rose celtiche) e coppelle.
4 – Pià d’Ort -Coren Dalla Preda Mola, seguendo il sentiero verso Sud, si raggiunge l’area di Pià d’Ort; lungo il tracciato di origine sicuramente preistorica e che si svolge in una magnifica cornice boschiva, si passa accanto alla Corna Sculta. un grande masso che prende nome dalla credenza che da esso “uscissero” rumori misteriosi. Più oltre si entra nell’area istoriata, nascosta all’interno di una folta macchia boschiva: è Pia d’Ort-Coren. Le istoriazioni risalgono all’età del Ferro, l’ultimo millennio a.C.; nella maggior parte si tratta di figure di guerrieri e combattimenti; molto importanti per la ricostruzione del ciclo culturale camuno sono le numerose raffigurazioni di mappe topografiche (descriventi ambienti reali o “percorsi” immaginari), diretta continuazione dell’area di Bedolina. Le rocce incise in questo settore mostrano tutta la varietà tipologica e compositiva caratterizzante la vasta area capontina: ritroviamo figure estremamente importanti come capanne, mappe topografiche, simboli, figure zoomorfe ed antropomorfe. Roccia 1: è la “Casa del fabbro” a cui perviene un canaletto, con personaggio all’interno ed oggetti, che richiama nella descrizione le antiche fucine della zona; accanto raffigurazione di numerose altre strutture abitative. Roccia 2: vicina alla roccia 1, reca inciso un cavaliere armato di lancia seguito da canidi. Roccia 18: sulle roccia, la rappresentazione di tre classiche “mappe” topografiche, con canaletti, rettangoli e coppelle. Roccia 19: su piccola superficie, figure di capanne, guerrieri, animali, “triskele” (simbolo celtico) ed un antropomorfo bicefalo. Roccia 24: richezza di incisioni sottilissime, grafitte, della fase etrusca: scritte, cavalli e coltelli. Roccia 36: incisione raffigurante il tracciato di un sentiero che probabilmente riproduce la viabilità della zona. Roccia 39: è la più ampia superficie dell’area e ricca di figurazioni di varie fasi dell’età del Ferro: “rosa camuna”, mappe topografiche, scene di duello, zoomorfi, simboli, capanne, è importante per la ricostruzione di particolari aspetti della mitologia e del pensiero dei Camuni. Volendo infine scendere a Coren, si incontrano alcune rocce istoriate tra cui la n. 7 dove, tra un groviglio di figure antropomorfe dell’età del Ferro, si notano “rose camune” ed oranti. Per il rientro in paese si può proseguire lungo il sentiero di Coren.
Accesso: da Sellero
Aree principali con Arte Rupestre: – I. Carpene-Fradel-Berco; – II. Isù-Barnil; – III. Preda Mola-Corna Sculta-Castello Gran-de; – IV. Pià d’Ort-Coren.
Informazioni: Comune di Sellero (BS) Tel. 0364/67009