Il Santuario della Madonna della Stella
Su una collina posta tra i comuni di Concesio, Cellatica e Gussago, chiamata Selva per la folta vegetazione, sorge il Santuario della Madonna della Stella.
In quel luogo, il 31 maggio 1536, ultimo giorno del mese dedicato alla Vergine, la Madonna apparve ad un povero sordomuto, certo Antonio de Antoni, di Gardone Val Trompia, che vi stava pascolando il gregge di un possidente di S. Vigilio. Il pastore stava recitando il rosario, quando all’improvviso, rifulse davanti ai suoi occhi una stella talmente lucente da vincere i raggi del sole e nel bel mezzo di quella luce gli apparve la Vergine Santissima con il Divino Bambino in braccio. Parlò soavemente al pastore chiedendogli di invitare gli abitanti dei paesi circostanti a dedicarle in quel luogo un tempio. Davanti alla titubanza del poveruomo la Madonna lo incoraggiò assicurandolo che Ella stessa avrebbe con prodigi e grazie confermato la sua richiesta. E il primo prodigio fu il riacquisto della parola da parte del povero pastore.
Il 23 giugno 1536, un decreto firmato da Mons. Lorenzo Muzio, vicario generale del vescovo Francesco Cornare, concedeva ai tre Comuni la facoltà di erigere un santuario. Il 2 giugno 1537 veniva posta la prima pietra. I lavori di costruzione durarono circa due anni con la cooperazione e le offerte dei fedeli e con l’interessamento del Vescovo di Brescia che compì sul posto un’ispezione.
Il santuario fu continuamente abbellito. I tre Comuni eressero un bell’altare di marmo con un quadro rappresentante S. Vigilio, S. Lorenzo e S. Giorgio, rispettivamente patroni di San Vigilio, Gussago e Cellatica e S. Fermo e Gottardo invocati nelle più gravi necessità. Nel 1634 veniva eretto un altare a S. Carlo Borromeo. Nel 1679 venne costruito il bellissimo altar maggiore, nel 1691 le eleganti balaustre, nel 1696 i quadri della flagellazione e incoronazione del Cristo. Vennero successivamente costruite le mura di cinta al piazzale che furono terminate nel 1698; nel 1704 le due porte dell’altar maggiore; nel 1713 la cornice dell’immagine della Madonna.
Alle cure della comunità corrispose da parte della Beata Vergine Maria un’ondata di grazie di cui fanno testimonianza alcuni ex voto che adornano il Santuario. I quadri, gli altari di marmo della stupenda “Madonna con bambino” del Romanino, gli altri del Cessali, del Marone e del Ghidini; l’organo e cento altre preziosità e ricchezze testimoniano la risposta dei fedeli bresciani che nei tempi, ed ancor oggi, salgono l’erta del Santuario.
Fra i molti fedeli devoti, vi fu un giorno un bambino che, divenuto prete, sognò di stabilirsi accanto alla Madonna della Stella alla fine della sua carriera diplomatica e invece divenne Papa Paolo VI. Per questo caro ricordo, all’esterno del santuario, nel piazzale, è stata collocata la grande e splendida statua in bronzo di Paolo VI, dello scultore Minguzzi, benedetta da Giovanni Paolo II il 26 settembre 1982 in visita alla terra bresciana.