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17:00 |
L’EPOCA AUREA DELLA XILOGRAFIA TEDESCA L’illustrazione libraria tra XV e XVI secolo
La Fondazione Civiltà Bresciana presenta, venerdì 1 marzo 2013 ore 17.00, presso il Museo Diocesano la mostra: “L’epoca aurea della xilografia tedesca, l’illustrazione libraria tra il XV ed il XVI secolo”.
Dove e Quando
Fondazione Civiltà Bresciana Onlus
Vicolo S. Giuseppe, 5
Brescia (BS)
Descrizione Evento
Venerdì 1 marzo 2013, ore 17.00
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Museo Diocesano, via Gasparo da Salò, 13
L’EPOCA AUREA DELLA XILOGRAFIA TEDESCA
L’illustrazione libraria tra XV e XVI secolo
La Fondazione Civiltà Bresciana presenta, venerdì primo marzo 2013, L’epoca aurea della xilografia tedesca, l’illustrazione libraria tra il XV ed il XVI secolo. L’interessante esposizione, a cura di Giuseppe Nova, autore anche del catalogo, sarà visitabile fino al 17 marzo nelle sale del Museo Diocesano, in via Gasparo da Salò 13 a Brescia. Tra gli enti patrocinanti, oltre al Museo Diocesano, il Comune di Brescia, l’Ateneo di Brescia e l’Associazione Bibliofili Bresciani Bernardino Misinta.
L’avvenimento è stato reso possibile grazie al lascito, da Armando Arici destinato alla Fondazione, delle stampe ma anche delle proprie opere d’arte. Arici infatti, titolare della nota galleria Magenta, oltre che raffinato collezionista ed intenditore di stampe antiche, fu artista in proprio, dal segno deciso ed essenziale.
La mostra che verrà inaugurata il prossimo primo marzo è solo il prologo di un successivo evento che vedrà proprio le opere di Arici sotto i riflettori: quadri, totem in terracotta e bronzo, modellini e lampade dal carattere surreale e molto altro ancora.
Al centro dell’evento ci saranno xilografie tardo gotiche e rinascimentali, con vere e proprie chicche per gli amanti del genere ed i bibliofili. In particolare saranno esposte delle xilografie tedesche, incisioni su legno che precisamente tra il XV ed il XVI secolo raggiunsero la loro epoca d’oro, in un universo culturale che ondeggiava tra Gutenberg e Dürer. In tal senso Giuseppe Nova è il curatore ideale per una mostra del genere: appassionato e fine conoscitore di stampe, è anche autore di una storia della tipografia bresciana che da alcuni anni sta completando con la periodica uscita di minuziosi volumi e saggi editi per la Fondazione.
Tra le 90 stampe presenti 67 appartengono ad Arici e le restanti 27 sono di altra provenienza tra cui alcune della collezione Nova. Spiccano, sicuramente, tre opere di mano di Albrecht Dürer, dalle quali è possibile avviare alcune riflessioni sugli aspetti della illustrazione libraria ai suoi inizi, sulla sua natura ed evoluzione. Si tratta di tre immagini, tra le tante, che corredavano una delle edizioni, anch’essa tra le tante, della celeberrima Narrenschift, La Nave dei Folli, opera che all’epoca ebbe grande fama, legata al nome di Sebastian Brant, tedesco strasburghese, pubblicata nella sua prima edizione alla fine del XV secolo a Basilea, ai tempi non ancora Svizzera, presso lo stampatore Bergmann d’Olpe. La fortuna dell’opera di Brant fu dovuta anche, come ricorda Ruggero Boschi nella prefazione al catalogo di Nova, «a grandi nomi quali il Dürer, Matteo Grünewald, la scuola di Wolgemut e altri ancora, facendo emergere la singolarità che alla costanza del testo si accompagnavano immagini di autori diversi in occasione delle diverse edizioni».
Grazie alla mostra della Fondazione è dunque possibile un viaggio nel tempo, alle radici di quel connubio tra arte ed editoria che cercò di fornire, con la xilografia, una risposta alla crescente richiesta di immagini che proveniva dalla neonata arte della stampa. Ed oggi, quando, con l’imperioso incedere degli e-book, sembra avviarsi una nuova rivoluzione copernicana dell’universo libro, la mostra che verrà inaugurata riesce ad avere il valore di una retrospettiva aperta sul futuro.
Informazioni e Contatti
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