Birdwatching
Nell’ ecosistema della Riserva delle Torbiere del Sebino vivono gli uccelli degli ambienti umidi. E’ per l’interessante avifauna migratoria presente che le Torbiere Sebine, con Decreto Ministeriale, nel 1984 ai sensi della Convenzione di Ramsar (relativa alle zone umide come habitat per gli uccelli acquatici), sono state dichiarate area di interesse internazionale.
Ad oggi le specie avvistate sono circa 200.
PERCORSI
Nella Riserva è possibile effettuare vari percorsi, di diverse lunghezze, che permettono di raggiungere dei punti di avvistamento molto interessanti per praticare il birdwatching e osservare le specie di uccelli nel loro habitat naturale. Il percorso centrale, quello che porta alla torretta di osservazione, è considerato il luogo principale per fare Birdwatching. Si parte dall’entrata del Centro di accoglienza e si ripete lo stesso sentiero che si è proposto per il percorso che riguarda la Torba e passa davanti agli ex magazzini. Prima di incamminarsi è meglio soffermarsi nella sala del Centro ad osservare i tabelloni con rappresentata tutta l’avifauna presente nella riserva e visionare il materiale informativo disponibile.
STAGIONALITA’
In generale, tutte le stagioni sono gratificanti per l’osservazione; l’inverno in particolare per gli anatidi e i laridi, la primavera e l’autunno per i migratori. Anche il periodo estivo può regalare soddisfazioni come la recente nidificazione del Moriglione con due coppie nel 1999 e dell’Airone cenerino con una coppia nello stesso anno.
LE SPECIE DA AVVISTARE
Tra le specie più facili da avvistare indichiamo lo Svasso maggiore, molto comune e capace di regalare splendide parate nuziali, mentre della stessa famiglia ricordiamo la presenza del più schivo Tuffetto. Gli anatidi stanno incrementando notevolmente il contingente di svernati negli ultimi anni, specialmente Moretta, Moriglione e Mestolone, raggiungendo concentrazioni nei periodi più favorevoli di diverse centinaia di individui.
Autentico protagonista nell’intrico dei canneti risulta essere l’elusivo Tarabuso; di cui sono stati contati ben 10 individui. L’ impenetrabilità di alcuni tratti di canneto ne hanno favorito la recente l’estivazione. Oltre al Germano reale sono regolari anche la Canapiglia, l’Alzavola, il Fistione turco, il Quattrocchi e la
Pesciaiola, irregolarmente la Moretta tabaccata e la grigia. Durante i passi si possono osservare la Marzaiola, il Fischione, il Codone, la Moretta tabaccata e grigia. Sono state osservate anche l’Oca selvatica, granaiola e lombardella, raramente lo Smergo maggiore e minore. Scarsi i limicoli per la mancanza di ambienti idonei, mentre durante i mesi invernali è facile osservare grosse concentrazioni di Cormorano, con recenti casi di estivazione di alcuni individui. Tra gli altri ardeidi si osservano anche la Sgarza ciuffetto, la Garzetta e l’Airone bianco maggiore ma alcuni aironi, trovando condizioni idonee, hanno scelto la Torbiera anche per riprodursi: il Tarabusino, la Nitticora, l’Airone rosso e recentemente l’Airone cenerino. Non potevano mancare i rapaci; tra questi è stata accertata la nidificazione di 2/3 coppie di Falco di palude e di una coppia di
Nibbio bruno. Regolari anche i rilevamenti della Poiana e dello Sparviere che nidificano nelle zone limitrofe. La stagione invernale invece può riservarci l’avvistamento dell’Albanella reale, mentre durante i periodi migratori si può osservare il Falco pescatore. Anche il Pellegrino frequenta la Torbiera (specialmente al mattino e al tramonto, garantisce acrobatici spettacoli mentre preda gli Storni); in diversi periodi non mancano il Gheppio, il Falco cuculo e il Lodolaio. Anche i rallidi sono ben rappresentati con nidificanti la Gallinella d’acqua, la Folaga, il Porciglione, il Voltolino e forse la Schiribilla. La Torbiera ospita diverse coppie nidificanti di Gabbiano comune mentre per il Gabbiano reale si sono raccolti indizi di riproduzione. Numerosissimi i laridi nel periodo invernale che sostano nelle Torbiere durante il loro pellegrinaggio fra i luoghi di alimentazione ed il dormitorio sito sul lago d’Iseo, non lontano dalla riserva. Numerose anche le specie che si riescono a censire: il Gabbiano comune, il Gabbiano reale, la Gavina e lo Zafferano. Durante i passi il Gabbianello, il Gabbiano corallino, il Mignattino ed il Mignattino piombato.
Per coloro che attraversano le passerelle in legno sui tratti di palude è facile imbattersi nel colorato Martin Pescatore e durante i periodi di transito migratorio non mancano osservazioni di Gruccioni. E’ stata segnalata persino la Ghiandaia marina nei pressi dei vigneti, che dolcemente sovrastano la palude. Numerosi i passeriformi, con punte massime durante i passi migratori. Tra i nidificanti, troviamo la Cannaiola, la Cannaiola verdognola, il Cannareccione, la Salciaiola, l’Usignolo di fiume, il Basettino, il Pendolino, lo Scricciolo, la Capinera, il Pigliamosche, il Codibugnolo, la Cinciallegra, il Fringuello, il Verdone, il Cardellino, il Verzellino ed il Migliarino di palude, oltre a cornacchie, passeri, merli e storni.
Con il binocolo, davanti all’entrata della Riserva (ove si parcheggiano le auto), si può scrutare le pareti rocciose, dirupi scoscesi con vegetazione xerofila, che in differenti stagioni ospitano presenze di grande interesse quali il Sordone, il Passero solitario, il Picchio muraiolo, lo Zigolo muciatto e l’Occhiocotto.
INGRESSO
L’ingresso all’area è libero fino ad un numero massimo di 5 persone. Per gruppi più numerosi, è necessario richiedere l’autorizzazione presso il Consorzio.
Informazioni per la visita: Consorzio Torbiere del Sebino, in Via Europa, 5 – c/o Municipio, 25050 Provaglio d’Iseo.
E-mail: info@torbiere.it Tel.: 030/9823141
COME ARRIVARE:
In auto: dall’autostrada A4 Milano-Brescia uscendo al casello di Ospitaletto e seguendo la tangenziale per Iseo, si esce a Camignone. Si prosegue lungo la vecchia strada per Iseo fino al paese di Provaglio. Appena fuori del paese si trova sulla sinistra il Monastero di San Pietro in Lamosa, attuale base di partenza per le visite guidate. Nel paese di Cortefranca vi è un altro accesso alla Torbiera presso la frazione di Timoline.
In treno: da Brescia, utilizzando la linea ferroviaria locale Brescia-Edolo e scendendo alla stazione di Provaglio d’Iseo-Timoline.