Soft Air
Il softair (in inglese: airsoft) è un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione di tattiche militari. Il softair si distingue dalle altre attività basate sulla simulazione militare per l’utilizzo delle Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa) da cui appunto prende il nome. È caratterizzato da una grande varietà di giochi diversi che spaziano da un approccio meramente ludico ad un approccio di tipo sportivo, da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo, comprendendo varie sfumature all’interno di questi quattro estremi. Nonostante l’apparenza bellicosa, il softair è innocuo, non violento e basato sul corretto confronto sportivo.
Le A.S.G
Le Air Soft Gun (letteralmente dall’inglese ‘Arma ad Aria Morbida’) sono repliche più o meno fedeli di arma da fuoco che proiettano pallini sferici mediante la spinta impressa dalla compressione di un gas (Aria, Propano, CO2).
La compressione del gas necessario per proiettare il pallino può derivare dalla compressione, manuale o motorizzata, di un cilindro a molla oppure da serbatoi di gas precompressi. Nel caso di A.S.G. motorizzate si può incorrere anche nella denominazione Air Electric Gun (A.E.G.).
Normativamente, come si desume dalla Sintesi del diritto delle Armi, le A.S.G. che imprimono una energia al pallino non superiore ad 1 Joule sono da considerarsi oggetti qualsiasi, esclusi dal novero delle armi o degli strumenti.
Il gioco
Le partite o combat possono avere obiettivi diversi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, eccetera) naturalmente “neutralizzando” gli avversari bersagliandoli con le apposite armi giocattolo ed eliminandoli così dal gioco.
Per motivi di sicurezza è assolutamente d’obbligo per chi gioca indossare almeno degli occhiali protettivi, o meglio ancora delle maschere integrali per proteggere tutto il viso.
Nonostante la pratica preveda l’uso di protezioni adeguate e le armi siano di potenza assai ridotta, si tratta pur sempre di uno sport in ambiente aperto, per cui possono verificarsi occasionalmente incidenti come slogature e graffi. Se non si rispettano le norme di sicurezza basilari (uso di protezioni e della sicura delle armi quando non in gioco, tiro solo da distanza superiore ai 3-4 metri) è possibile anche che vi siano infortuni agli occhi o ai denti, ma si tratta di casi poco frequenti e facilmente evitabili se lo sport è praticato con attenzione e soprattutto con le dovute protezioni, come maschere facciali in neoprene, occhiali con lente doppia, elmetti di vari modelli e nazionalità, protezioni specifiche per le parti del corpo più deboli.
Esistono infinite tipologie di gioco, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori, queste sono le più comuni e apprezzate dai softgunner:
* Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere: 1. Attaccanti contro Difensori: viene posta una bandiera obiettivo, la difesa vince se l’attacco non conquista la bandiera entro un tempo limite prefissato 2. Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo * Deathmatch a squadre, in cui vince chi elimina tutta la squadra (senza “rinascita” dei giocatori) o chi elimina più avversari (con “rinascita”) * Liberazione di un prigioniero * Distruzione della squadra avversaria * Tutti contro tutti
Attrezzatura
Durante il gioco viene usata un’attrezzatura minima, composta in genere da:
* una replica di arma da fuoco ad aria compressa (a gas, a molla con caricamento manuale o elettrico), in grado di sparare pallini da 0.2 g o superiori (più sarà alto il peso del pallino più sarà preciso ma meno lontano andrà) e 6 mm in plastica biodegradabile a non oltre 0,99 joule di energia (limite imposto dalla Legge per le “armi giocattolo”). * uno o più caricatori per l’arma, e relativi pallini * occhiali di protezione o maschera, per proteggere il viso da eventuali urti e dai pallini * una tuta mimetica * scarponi da montagna o anfibi * un gilet tattico per portare in modo pratico l’equipaggiamento
A questa attrezzatura base, i giocatori più esperti spesso aggiungono attrezzature più avanzate:
* una seconda replica di differente tipologia (ad esempio, una pistola), con le medesime caratteristiche della prima * una mimetizzazione aggiuntiva, come una ghillie, un telo mimetico, un cappello con fronde ecc * una radio ricetrasmittente, in grado di operare su frequenze civili * ginocchiere e/o gomitiere * un binocolo * una bussola * una torcia con gelatina rossa e verde per segnalazioni * una torcia da collocare sul fucile (per missioni in carenza o assenza di luce, come le notturne) * orologio * camel bag, una borraccia a vescica della capacità di 2 o 3 litri, posizionato sulla schiena o sullo zaino e dotato di apposita cannuccia. * un visore notturno * per i cecchini, un’ottica di precisione * granate e mine ad aria compressa o sonore, innocue, che fanno rumore o lanciano pallini a breve distanza * fumogeni di libera vendita * un silenziatore
Dato il particolare realismo delle attrezzature, è fondamentale per lo svolgimento pacifico dell’attività che i club comunichino luogo, ora e data dei raduni, alle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza, così da non incorrere in problemi con i residenti nell’area o eventuali persone sul campo di gioco.
La normativa italiana
I proiettili delle armi di limitata capacità offensiva, secondo il regolamento ministeriale adottato dal Ministero dell’Interno con il decreto n. 362 del 2001, non possono superare i 7,5 Joule di energia alla volata, un limite tale da non recare offesa, per quanto sofisticate le caratteristiche balistiche. Tali armi sono esclusivamente destinate al tiro a segno e non possono essere destinate al Softair.
In Italia le armi softair sono classificate come giocattoli e come tali non rientrano nella classificazione di “armi” e nemmeno di “oggetti atti ad offendere”.
Secondo il parere della “Commissione Consultiva per il Controllo delle armi” del Ministero dell’Interno, si considerano non idonee ad arrecare offesa alla persona le “armi softair” che non superano 1 Joule di potenza all’uscita della canna . Se si supera questo limite le ASG si devono considerare “oggetti atti ad offendere” con tutte le relative conseguenze giuridiche. Analoghe normative esistono ad esempio in Germania, dove è previsto un massimo di 0,8 Joule, mentre in Giappone sono ammessi fino a 3 Joule.
Questo tipo di armi giocattolo, per sua natura innocuo, deve riportare il segnale rosso di sicurezza sulla volata. Il segnale – soprattutto per questioni di mimetismo dato che il rosso spicca vistosamente sui colori della vegetazione – può essere sostituito o colorato, purché si utilizzi l’arma esclusivamente nei contesti di gioco e non la si mantenga in vista durante il trasporto. L’eliminazione o la cancellazione in qualunque forma del tappo rosso non costituisce di per sé un illecito, ma costituisce aggravante se il giocattolo viene usato per commettere azioni criminali.
Il SoftAir in Brescia
I territori dell’Iseo, della Val Camonica, della Val Trompia e della Franciacorta sono ricchi di zone pianeggianti, collinari e montuose e di vasti spazi naturali, quindi sono particolarmente adatti per particare questo sport in modo sicuro e divertente. Le maggiori associazioni di softair in Brescia, da contattare per provare a giocare o per organizzare sfide, sono:
Batlang – www.batlang.info
Pota Group – www.potagroup.it
ODA 30-09 – www.oda30-09.it